Scherzando col fuoco – pt.2

🚁 Nelle inquadrature dall’alto degli elicotteri si capisce a che punto è l’eruzione dopo due giorni: si è formato un grande cono vulcanico che ne sovrasta altri più piccoli. Secondo gli esperti, a questo ritmo la valle sarà completamente colma di lava entro dieci-venti giorni. Il lago incandescente comincerà allora a gocciolare tutto intorno, mentre la sua sottile crosta – raffreddandosi – affonderà nel fluido sottostante e si riformerà di continuo. Per noi geologi sarebbe una specie di sogno erotico che si realizza, avrebbe dovuto dire alla tv Þorvaldur Þórðarson, che invece dopo essersi ricomposto ha annunciato: «Potrebbe essere uno scenario abbastanza divertente».

🧮 Non si sa ancora se il flusso lavico aumenterà o diminuirà. Potrebbe esaurirsi domani, tra una settimana o un mese. Oppure tra molti mesi. Un po’ più probabile delle altre è forse l’ipotesi che l’eruzione si fermi entro pochi giorni. Poi però potrebbe riprendere qualche settimana dopo. O dopo mesi. O dopo anni. Ma non necessariamente nello stesso luogo. Tutte le previsioni sono vaghe, dicono gli esperti. Il bello della geologia è che è una scienza esatta.

💪 Tra le personalità che hanno reso visita al vulcano oggi: il presidente della Repubblica, lo scrittore Magnason, un giovanotto che ha chiesto alla fidanzata di sposarlo nella lava, un padre che è andato a prendere il figlio di nove anni dagli allenamenti di pallamano e l’ha portato dritto dritto a vedere il vulcano (salvo poi rimanere col cellulare scarico, dimenticare il cibo in macchina, perdersi lungo il sentiero e rischiare di farlo morire di freddo), ma soprattutto Engill Einisson, un dimesso ventiduenne che si autodefinisce poeta, scrittore, imprenditore, bodybuilder e rapper. La sua qualità principale (oltre a quella letteraria, che spero sia all’altezza delle copertine dei suoi tre libri, tutte con il suo faccione in primo piano: nella prima spunta fuori dalla lampada di Aladino, nella seconda emerge da una foresta che sovrasta una cascata, nella terza fuoriesce da una nuvola sopra un isolotto tropicale) è pubblicare foto a petto nudo su Instagram. Ovviamente se ne è fatte scattare anche presso il vulcano, nel numero di quattro. “Poi però quando sono arrivato a pochi centimetri dal campo di lava, due squadre di soccorso sono arrivate e mi hanno suggerito di non sostare così vicino”, ha dichiarato in un’intervista, sorpreso dal fatto che la lava non accennasse nemmeno un po’ ad arretrare di fronte ai suoi addominali.

💡 Vi ricordate del vecchio Ísólfur di Ísólfsstaðir, il colono sepolto nella Valle della castrazione? Bene, oggi l’archeologo Oddgeir Isaksen si è recato appositamente sul luogo per verificare se nei pressi ci fossero effettivamente resti umani da mettere in salvo prima dell’arrivo della lava. Non ha trovato un bel niente. Ísólfur si è messo in salvo da solo. Se davvero difettava di un organo, questo non era il cervello.

❄️ “Sappiamo esattamente come sono gli esseri umani. Se imponi una chiusura, ci sarà qualcuno che vorrà vedere cosa c’è dall’altra parte, e troverà un modo per farlo”. Ha detto così il capo della polizia del sud dell’Islanda in merito agli spettatori dell’eruzione, sempre più numerosi, aggiungendo che eventuali divieti finirebbero per trasformarsi in una “palla di neve fuori controllo”. Una palla di neve che rotola verso un vulcano in eruzione, questa la sua immagine. Non si è inventato nulla, il metaforico capo della polizia del sud: domani a Reykjanes, là dove la lava scorre, è prevista una bella tempesta invernale, le temperature prossime allo zero. (Ma non in mezzo alla Valle della castrazione, lì dovrebbe fare un pochino più caldo).

Foto di Art Bicnick per Reykjavík Grapevine

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